SOSTENIBILITÁ NEI VIGNETI, IN CANTINA E IN CASA CON PRODOTTI BIOLOGICI E MATERIALI RICICLATI

IT BIO 006 N.A719

EVOLUZIONE DELL’ANIMA

LA GESTIONE BIOLOGICA DEL VIGNETO APPORTA INNUMEREVOLI BENEFICI ALLA VINIFICAZIONE, A PARTIRE DALLA PRIMA FASE CRUCIALE PER IL VINO:

LA FERMENTAZIONE.

LA LONGEVITÁ:

É UNA CARATTERISTICA INTRINSECA DONATA DALL’EQUILIBRIO DELLA GESTIONE COLTURALE E DEL MICROCLIMA UNICO DELLA COLLINA DEI SORNI.

Fatti PER EMOZIONARE

  • SORPENDENTE

    Vino di media struttura piacevole ed accattivante che ricorda i vini che producevano i nostri contadini molti anni orsono. Varietà coltivata da sempre nel Campo Rotaliano, negli ultimi trent’anni è stata lentamente abbandonata per lasciar posto al Teroldego. Abbiamo recuperato alcuni ceppi per mettere a dimora delle nuove piante di Rossara, affinchè questo vitigno, che fa parte della cultura trentina, non venga perso.

  • ESPLOSIVO

    Vendemmiato in due epoche: il 28 agosto quasi immaturo, acidissimo ma con uno straordinario profumo di fico e foglia di pomodoro; il 15 ottobre, uva sovramatura, dorata e ricca di zucchero con un piacevole sapore di ortica. Vinificati ovviamente separati con una sosta di almeno dodici ore sulle bucce, continuano poi la fermentazione alcolica in bianco. La prima vendemmia esegue la malolattica per ridurre l’elevata acidità, mentre la seconda vendemmia non esige questa fermentazione, avendo con la sovramaturazione in pianta un contenuto equilibrato di acidità.

  • TIMIDO

    La Nosiola è l’unica varietà a frutto bianco tipica ed auctoctona trentina. Coltivata da sempre in Trentino sta vivendo un nuovo e crescente successo grazie a vigniaioli attenti alla valorizzazione dei produtti territoriali. Varietà diffusa nella Valle dei Laghi, legata alla produzione del Vino santo e sulle colline di Sorni e Pressano per l’ottenimento di un vino giovane, fresco e fruttato con una piacevole sfumatura di selvatico. La Nosiola è ormai ottenuta da tante vendemmie con il nuovo impianto a spalliera, rivoluzionario rispetto alla tradizionalità della moderna viticoltura trentina, ma anche un ritorno alle origini della viticoltura locale alla fine dell’ottocento.

  • AFFIDABILE

    Il Müller Thurgau è un vitigno a frutto bianco ottenuto dall’incrocio del Riesling Renano con il Sylvaner verde, eseguito nel 1882 dal ricercatore di nome Muller del paese di Thurgau in Svizzera. Un incrocio che accomuna ed esalta tutte le caratteristiche aromatiche delle due varietà ottenendo un vino dal delicato profumo di salvia ed al gusto con una suadente e persistente acidità e leggerezza. Il Muller Thurgau è un vino delicatamente fruttato e aromatico, leggero di corpo, magro con una gradevole acidità. E’ un vino che sa esprimere tutto il suo splendore in gioventù.

i limiti morfologici permettono di evitare gli effetti della deriva*, garantendo una materia prima senza residui di prodotti fitosanitari indesiderati.

*EFFETTO FLUIDO-DINAMICO CAUSATO DALLA SOVRA-IRRORAZIONE DEI TRATTAMENTI FITOSANITARI DEI CONTADINI CONFINANTI.